Un programma di vita sacerdotale cristocentrica

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Il mio sacerdozio deve avere una fisionomia regalista, Cristocentrica: è stato il misterioso sogno dei miei anni di Seminario, ora è la bella realtà, che debbo produrre dal primo minuto di vita apostolica. Pietà e studio, parole e azioni saranno a ciò dirette: “Regi saeculorum immortali et inivisibili, soli Deo honor et gloria In omnibus Xristus“.
Pietà:
Mi risuonano ancora agli orecchi gli ammonimenti uditi negli ultimi Esercizi: “exerce teipsum ad pietatem“. Per quanto mi sarà possibile, manterrò l’ ordine praticato in Seminario.
Mi leverò alle 5 e 1/2 e dopo la pulizia mi tratterrò in casa per le preghiere del mattino e la meditazione. Preferisco la casa alla chiesa per la meditazione, perché è più facile essere raccolti e prolungarla per il tempo stabilito.
S. Messa : sarà preceduta da un tempo di preparazione non inferiore ai 10 minuti, da trascorrere possibilmente in chiesa, dinanzi al SS., similmente per il ringraziamento.
Breviario: è mio ardente voto recitare ogni parte del divino Ufficio in ginocchio davanti al SS.: sarà questa la norma ordinaria di condotta.
Lettura Spirituale: prima di mettermi a letto, per un quarto d’ora leggerò le opere dei grandi autori ascetici e mistici, di un gran numero delle quali procurerò al più presto di essere in possesso, specialmente per gli scritti di S.Teresa di Gesù, S.Giovanni di Dio, S.Margherita Alacoque.
Serotina: procurerò di essere puntuale cotidianamente alla funzione serotina. Il Rosario avrà lo stesso obbligo morale dell’Ufficio.
La confessione: sarà settimanale come prescrive il Codice.
Ho scelto a confessore un padre Lazzarista, col quale anche una volta al mese tratterò della direzione spirituale.
Per il ritiro mensile, frequenterò l’adunanza sacerdotale presieduta da Mons. Vescovo, tenuta nella casa “Pax”.
Rinnovellerò periodicamente lo spirito sacerdotale nei sentimenti vari, da cui sono animati i tempi liturgici, avendo a questo scopo familiare il Parsch. Nella sacra suppellettile sarò meticoloso all’eccesso: non solo pulizia, ma addirittura lusso.
Vivrò con la Chiesa le grandi solennità; ma festeggerò con particolare gioia: il SS.Cuore; Cristo Re; l’Immacolata.
Devozione all’Eucaristia: a che il Signore conservi in me quel fervore Eucaristico, che nella Sua bontà ha voluto comunicarmi, metterò in o pera tutti i mezzi per coltivarlo.
Tutto ciò che mi è possibile compiere alla presenza di Gesù Ostia lo farò con piacere (p.e. recita del Breviario, Rosario)
Se dipenderà da me, sarò incontentabile nell’adornarne l’altare, e serberò a me l’incarico di preparare le sacre pissidi.
Mi assocerò ai Sacerdoti Adoratori, cercando di colmare i vuoti dei Confratelli, che disertano la settimanale adorazione del lunedì, inducendone altri a frequentarla.
Sfrutterò secondo le possibilità – il privilegio del turno di Quarant’ ore nelle chiese cittadine.
Sarebbe mio desiderio avere l’adorazione notturna ogni giovedì
Esercizi Spirituali: starò agli ordini di Mons. Vescovo.
Esame di coscienza: particolare, tra Vespri e Compieta; generale, nelle preghiere delle sera.
Studio:
Esco dal Seminario con un’incontenibile volontà di studiare, studiare.
Ho il presentimento che solo a età matura mi sarà dato agio di lavorare; ed allora solo lo studio potrà salvarmi da spiegabili defezioni, da melanconici rimpianti.
Uno studio, quindi, che mi serva non da fine, ma come mezzo; uno studio che sia una varia forma di pietà.
Aborrisco dall’insegnamento, anche della sola religione, nelle scuole e in privato; ma della mia stanza voglio fare un cenacolo di sapere, del mio tavolino una cattedra di verità.
Progetto: mi fanno compassione tante belle intelligenze, cui la scarsità dei mezzi impedisce una luminosa carriera negli studi… per essi tutte le mie doti di mente e di cuore.
Debbo restituire ciò che ho ricevuto: l’obolo del povero mi ha portato al sacerdozio; il mio sacerdozio porterà il povero alla scienza profana a sacra, e per essa a Dio.
Quando e dove vorrà la Provvidenza vedrà la luce un’istituzione caritativa: “Cenacolo Cristo Re per studenti”. Intanto mi preparerò al grande giorno arricchendo la mia cultura.
La parte preponderante del tempo disponibile sarà per gli studi sacri: Morale, Dommatica, Sacra Scrittura, Diritto.
Sarò assiduo lettore di riviste e giornali, non tanto per la politica – di cui prenderò quel poco necessario per non essere uno sfasato – quanto per fare una psicanalisi del gran mondo “In libris quaerens Iesum“.
Per il resto, coltiverò le lingue classiche e la storia
Apostolato:
Personalmente inclino per l’apostolato in grande stile: ho sempre desiderato di occupare subito un posto che mi metta ufficialmente a contatto con le anime.
Avrei desiderio di presentarmi al primo concorso per parrocchia vacante o pregare il Vescovo che subito mi nomini vice-curato.