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"Ora del Salento", n.3 del 27 gennaio 2001 (pag.3)

Il 6 febbraio la prima sessione pubblica e solenne della causa per mons. De Blasi con l'insediamento del Tribunale Ecclesiastico.

Don Ugo, primi passi verso la canonizzazione

 

Il placet dell'Arcivescovo dopo la petizione dei fedeli che l'hanno conosciuto ed amato

 

Il prossimo 6 febbraio 2001 con l'insediamento del tribunale ecclesiastico, presieduto da Mons.Cosmo Francesco Ruppi, avrà luogo la prima sessione pubblica e solenne del processo di Canonizzazione del servo di Dio Mons. Ugo de Blasi, durante il quale i membri del tribunale dovranno accertare se il servo di Dio praticò o no tutte le virtù in grado eroico e se eventuali fatti straordinari possono essere attribuiti alla sua intercessione.

Il processo di canonizzazione in realtà è un processo abbastanza lungo, potrebbero, infatti, trascorrere decenni prima che il servo di Dio diventi Venerabile e prima che la stessa Chiesa e la scienza accettino gli eventuali miracoli che permettono la proclamazione da parte del Sommo Pontefice di Beato, e poi Santo.

Il 6 febbraio prossimo, alle ore 17:30, presso la Basilica di San giovanni al Rosario, con l'apertura del Processo si insedierà il tribunale ecclesiastico presieduto da Mons.Antonio Caricato, giudice delegato dall'Arcivescovo, il promotore di giustizia sarà padre Giuseppe Santoro, ed i notai saranno l'avvocato Anna De Giorgi, e Cosimo Quarta. Postulatore della causa di don Ugo De Blasi, invece, Mons. Fernando Filograna arciprete di Trepuzzi.

Mons. Arcivescovo ha potuto introdurre la causa perché molti fedeli conservando viva la memoria e gli insegnamenti di don Ugo, mossi da una segreta fiducia, nel corso dell'Anno Santo, hanno raccolto le firme e hanno presentato all'Arcivescovo la petizione.

Una volta ottenuto il nulla osta della congregazione delle cause dei Santi e il parere favorevole dei Vescovi di Puglia, Mons. Arcivescovo nella celebrazione della chiusura dell'Anno Santo ha introdotto la causa.

Tutta la fase istruttoria del processo si svolgerà in Diocesi dove sia il giudice sia i membri del tribunale, dopo aver attentamente studiato la figura del servo di Dio, la vita e gli scritti, e dopo aver ascoltato le posizioni dei testimoni, che risponderanno in merito ad alcune domande stabilite dal promotore di giustizia, dopo aver raccolto tutte le prove e svolte tutte le indagini previste, chiuderanno il processo Diocesano e trasmetteranno tutta la documentazione alla congregazione dei Santi a Roma. Ci saranno commissioni apposite che esamineranno gli aspetti storici e teologici della vita e delle opere di don uUgo e poi sarà il Papa che dichiarerà, se Dio vuole, don Ugo prima Venerabile e poi Beato.


Katia Perrone

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