Mi chiedo: sulla soglia di un altro quarto di secolo lanciato
verso il 2000, continuando a lavorare in una società
non solo pluralistica, ma consumistica e permissiva, il
servizio sacerdotale ha veramente un senso... è utile...
quale annuncio portare capace di accordarsi se non di prevalere
con le molteplici voci?
Trovarsi nel mondo senza assimilarsi al mondo: in questa
tensione spesso penosa che finisce solo con la morte vive
il Sacerdote. Se egli vuole realizzare se stesso dovrà
essere un uomo alla ricerca di Dio per sé e per i
fratelli, dialogante con Dio nella preghiera per dialogare
con l'uomo nel sofferto impegno di collettivo miglioramento.
Nell'annuncio della Parola di Dio non si possono fare adattamenti
e innovazioni ad ogni costo, perché questi - pur
legittimi - trovano il loro argine naturale là dove
la Parola di Dio venga depauperata o addirittura falsata.
Come Cristo anche il Sacerdote urterà nella contraddizione;
di fronte alla Parola di Dio gli spiriti si dividono anche
oggi. Tuttavia il favore popolare non è la norma
decisiva nell'evangelizzazione.
Sono convinto che le apparenze ingannano: gli uomini cercano
Sacerdoti autenticamente tali e pienamente uomini, che non
si riducano a parlare di Cristo ma che vivano di Lui, che
siano testimoni elargitori di una vita diversa da quella
terrena.
I credenti d'oggi non desiderano un prete moderno, che si
occupi dei loro interessi e si immischi senza sosta nella
condotta e nell'orientamento della loro vita, e che si adatti
ai loro costumi, ma un uomo di Dio e servo della Chiesa.
Alla missione del sacerdote non appartiene agire direttamente
sulle strutture sociali, nè modificare i rapporti
di questo mondo.
Se il messaggio cristiano ha in esclusiva la dottrina di
un Dio Crocifisso, anche se si superasse la povertà
in tutto il mondo e se tutta l'umanità avesse abbondanza
di ricchezze, il mysterium Crucis, cioè il dovere
del distacco, l'ansia della vita eterna portata da Cristo
rimarrebbe: nuovo necessario stimolante per il mondo di
domani quanto lo è oggi.
Un mutamento del sistema sociale non unisce di per sè
gli uomini a Cristo, come pure non li rende migliori e più
santi.
Questa potrebbe essere una delle più sottili e pericolose
espressioni del lievitare nella Chiesa dello spirito della
società in crisi, nell'utopia di un paradiso terrestre,
dato da una totale liberazione dell'uomo da ogni forma di
costrizione fisica e morale.
Per la coerenza del tuo Sacerdozio, per il bene delle anime
che da esso attingono luce e grazia - giovani e adulti -
penso di poterti augurare, mentre ti ringrazio di quello
che già hai fatto: in una con il Cristo Ostia possa
offrire il dono più bello che hai ricevuto in 25
anni or sono quello di essere presso gli uomini colui che
spiega Dio. |